Sentiero CAI 500 Val Panaro


PERCORSO: Rio Torto – Coscogno – Benedello – Castagneto – Niviano – Montorso – ponte del Prugneto

TEMPO DI PERCORRENZA: ore 7:40 (andata) – ore 7:25 (ritorno) DISLIVELLO: 1710 m (in salita) – 1620 m (in discesa) LUNGHEZZA: 28,3 km DIFFICOLTA’: E – Escursionistico (facile)
DA VEDERE: pieve di Coscogno, borgo di Semese, Riserva di Sassoguidano

Itinerario di ampio sviluppo e dislivello che attraversa da nord a sud l’intero territorio comunale e lo collega all’abitato di Sestola. Il percorso si snoda lungo il tratto che resta del vecchio tracciato mappato dalla Provincia di Modena una ventina di anni fa (progetto “Sentieri della Luce”), quale percorso escursionistico della Via Romea Nonantolana, recentemente ridisegnata nel tratto montano. L’escursionista che decidesse di percorrere l’intero tratto pavullese del sentiero potrà godere di un esaustivo spaccato degli ambienti che caratterizzano la parte più alta della valle del fiume Panaro. Il percorso, infatti, snodandosi integralmente sulla sponda sinistra del fiume, unisce diversi ambienti naturali e tutte le frazioni (Coscogno, Benedello, Iddiano, Castagneto, Verica, Niviano e Montorso) che si affacciano sulla valle del Panaro.
Il sentiero nel tratto pavullese ha inizio sulle sponde del Rio Torto, per salire ripidamente il versante destro della omonima valle e raggiungere l’affascinante complesso rurale Ca’ Bertacchini-Bazzani. Il successivo attraversamento di Coscogno e il superamento della valle del Rio Benedello si svolge in comune con l’itinerario della Via Romea Nonantolana. Da Benedello l’itinerario conduce a Castagneto attraverso un paesaggio disabitato, dove è bene prestare attenzione a non perdere l’orientamento soprattutto nei tratti a bordo campo. Da Castagneto l’itinerario risale il promontorio di San Giacomo per raggiungere lo splendido borgo di Semese, ove si schiudono all’escursionista autentiche perle paesaggistiche. Il successivo tratto in discesa, quasi interamente sovrapposto al sentiero 512, conduce alla località Ca’ Nova, in corrispondenza dell’accesso principale della Riserva Naturale di Sassoguidano. La successiva frazione dell’itinerario attraversa quindi la parte settentrionale della Riserva, giungendo al nascosto borgo di Niviano, dove sono ancora visibili i ruderi di un’antica torre. Un altro tratto disabitato conduce al borgo di Montorso, ove domina la quiete e si ha la sensazione di camminare in un altro tempo. Il sentiero guadagna poi la dorsale di Gaiato e la supera nei pressi della località Pianelli. Nell’ultimo tratto pavullese il sentiero 500 solca un territorio incolto lungo il versante sinistro della valle del torrente Scoltenna, superando il corso d’acqua presso il ponte del Prugneto, prima di risalire l’opposto versante fino a Sestola.

Dalla frazione di Niviano è possibile, abbandonando il sentiero, raggiungere a piedi il borgo di Lavacchio seguendo questo percorso: clicca qui.


Pubblicato: 14 Luglio 2022