Pavullo nel Frignano con le sue diciannove Frazioni, terra d’Appennino ricca di storia ed arte, intende rafforzare la propria identità storico-culturale con il progetto “La Via delle Fiabe”, creando un Museo en plein air diffuso, dove le immagini si uniscono alla parola scritta per raccontare e ricordare alle vecchie e nuove generazioni la storia, le tradizioni della nostra terra. Protagonisti di questa progettualità saranno le piazze, le strade, i muri, pubblici e privati, le cabine elettriche e dell’acqua di Pavullo e delle diciannove Frazioni. La valorizzazione e diffusione della storia locale, delle tradizioni e della memoria orale del territorio pavullese sono al centro di questo progetto artistico che si presenta come un viaggio, che parte dalla parola scritta per arrivare alle immagini, tra sacro e profano, i cui protagonisti sono santi, streghe e animali fantastici dipinti sui muri, scolpiti sulla pietra, plasmati in terracotta o ceramica.
L’attenzione verso la fiaba e la leggenda nasce dal fatto che esse possono configurarsi come una forma di narrazione universalmente diffusa nelle culture orali. Intorno alla narrazione si individua il valore della trasmissione orale quale momento formativo ed educativo per la comunità . Fiabe e leggende, come tutti i racconti orali, sono radicati nella storia di una società ed è proprio il legame con la storia a risultare fondamentale perché l’osservatore / ascoltatore in quanto membro di una comunità. La fiaba e la leggende si presentano così come strumenti di comprensione della propria identità e del mondo.
Il progetto, a cura dell’Assessorato alla Cultura, si svolgerà durante il mandato dell’Amministrazione Venturelli. Ogni anno si individueranno siti, artisti, fiabe che andranno a costruire un itinerario turistico ed artistico di rara suggestione. Tra gli obiettivi cardine della progettualità: la valorizzare l’intero territorio pavullese, in particolare le frazioni e i piccoli borghi; il recupero della memoria storica del territorio come strumento educativo per le nuove generazioni; il potenziamento del micro turismo, incluso il bike touring ed in particolare la riqualificare urbana di aree depresse, talvolta disabitate.